ciliegiaPrato di Strada
29.30 GIUGNO 01 LUGLIO 2012

informazioni:
Maurizio Ferri
+39 347 7055730
maurizio.ferri1983@libero.it

Nata nel 1985 come sfida al vicino paese di Rifiglio oggi, dopo 26 gloriosi anni, la Festa della Ciliegia rappresenta una delle sagre di riferimento per la vallata del Casentino e non solo.

Il nome nasce dal fatto che, fino agli anni 60, nelle varie frazioni di Garliano, Spalanni, Prato Strada e Cetica era molto fiorente la raccolta delle ciliegie da destinare ai mercati ortofrutticoli di Firenze e Roma. Nel corso del tempo però, a causa dell’abbandono della campagna e dell’inadeguata tecnica di coltivazione (non utilizzo di antiparassitari), quest’attività è stata pian piano abbandonata fino a scomparire. Negli ultimi anni, alcuni Casentinesi, hanno iniziato a ripiantare degli alberi da frutto per iniziare nuove produzioni di ciliegie.

Rinomata per la buona gastronomia (polenta al sugo, zuppa di funghi, carne alla brace, pizza cotta a legna e dolci fatti in casa) tradizionalmente la festa si svolge a giugno in prossimità della ricorrenza del patrono del paese San Giovanni (24 giugno) anche se, ultimamente, ha trovato collocazioni temporali diverse. Quest’anno la 27° edizione si svolgerà nei giorni 1.2.3 luglio con tanti eventi e soprattutto con al centro la buona gastronomia e le immancabili ciliegie che speriamo di produzione locale.

Nel corso degli anni inoltre la nostra sagra si è contraddistinta per essere teatro di molte manifestazioni (gare di Trial, auto telecomandate, gare di moutain bike, corse podistiche) e dimostrazioni varie (squadra Cinofili dei Carabinieri, banda dei Bersaglieri, Complesso di Castellina Pasi, scuole di ballo toscane).

Oggi, grazie al passaggio di testimone ai giovani del paese e alla passione di chi ci ha sempre vissuto e di chi non ci abita più, si è potuto mantenere viva una festa che ha fatto della piccola frazione di Prato (che ricordiamo conta circa 80 abitanti) il centro di una delle più importanti manifestazioni della vallata.

La ciliegia
Mi ricordo di gruppi di ragazzini saltati giù alla svelta e rincorsi dalle grida di uomini imbestialiti, mi ricordo di ragazze che per gioco si adornavano le orecchie come fossimo state perle, mi ricordo di merli pallidi e affamati a cui ridavamo colore, mi ricordo di serate estive ingentilite dal nostro tondo rossore. Dolci o asprigne, carnose o succose, aspettiamo un anno per maturare, ci tingiamo le guance col sole della primavera e duriamo solo pochi giorni: cogliete la nostra fuggevole freschezza, siam le ciliegie.

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